Il tonno in scatola non contiene conservanti | Oplà
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Il tonno in scatola ha conservanti? Nonostante in molti credano il contrario (forse perché è una “conserva”), la risposta è che di norma non contiene conservanti e può essere una valida alternativa al pesce fresco: ora ti spieghiamo il perché!

Le qualità del tonno in scatola

I cibi freschi non possono mancare in una sana alimentazione, ma cuocerli nel modo sbagliato, con alte temperature o per troppo tempo, può far perdere parte dei nutrienti (vitamine e minerali in primis). Anche condirli eccessivamente può causare un peggioramento della qualità nutritiva di partenza. Ecco perché alcuni cibi in scatola sono una valida alternativa al fresco, oltre ad essere comodi, versatili e a lunga scadenza.

Il tonno in scatola è senza conservanti e, al contrario di quello che si pensa, sembra “conservare” molte delle qualità nutritive del prodotto fresco. Infatti è un prodotto poco trasformato: il pesce viene cotto, inscatolato e rapidamente sterilizzato per garantire la conservabilità del prodotto. L’olio vegetale (di oliva o di semi) e il sale sono gli unici due ingredienti che, aggiunti al pesce, forniscono gusto e favoriscono la conservazione del prodotto.

Ovviamente, non tutto il tonno in scatola è uguale: le quantità di grassi e di sale possono variare in funzione della materia prima, del metodo produttivo, e soprattutto della quantità di sale aggiunto. Per sceglierlo al meglio ti aiutiamo noi: scarica Oplà e cerca il prodotto più adatto a te. Come sempre, stai attento alle quantità: consumalo non più di una volta a settimana, nella porzione di 50 g (1 scatoletta piccola), per fare spazio nella tua alimentazione anche al pesce fresco (o surgelato).

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